Regione Piemonte (Apre il link in una nuova scheda) Provincia di Novara (Apre il link in una nuova scheda)

A chi è rivolto

cittadini 

Descrizione

1. Sono soggette a concessione tutte le acque pubbliche superficiali e sotterranee, con esclusione:
a) dell'utilizzo domestico delle acque sotterranee, alle condizioni ed entro i limiti di cui all''articolo 5;
b) dell'utilizzo domestico delle acque superficiali scolanti su suoli o in fossi o in canali di proprieta' privata;
c) dell'uso dell'acqua piovana raccolta in invasi e cisterne a servizio di fondi agricoli o di singoli edifici;
d) del riutilizzo delle acque reflue depurate;
e) dei prelievi ad uso collettivo destinati ad una generalita' indeterminata di utenti, quali le fontane e i lavatoi pubblici, nonche' la costituzione di scorte antincendio realizzate dalle pubbliche autorita' preposte alla tutela del patrimonio boschivo;
f) dei prelievi non destinati all'utilizzo della risorsa, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 6.
2. Non sono soggette alle disposizioni del presente regolamento le acque minerali e termali.

1. Il proprietario del fondo o il suo avente causa, nel rispetto della normativa in materia di tutela ed uso del suolo, puo' utilizzare liberamente per usi domestici le acque sotterranee, comprensive di quelle di sorgente, estratte dal fondo stesso per una portata massima di 2 litri al secondo e comunque per un prelievo massimo di 5 mila metri cubi all'anno.
2. Per finalita' conoscitive e di controllo, il sindaco trasmette alla provincia copia dell'autorizzazione rilasciata in materia urbanistica o documentazione equivalente, completa dei dati caratteristici dell'utilizzazione stessa, sulla base dei modelli approvati dalla Giunta regionale nell'ambito della realizzazione del catasto delle derivazioni idriche.
3. L'uso potabile e' consentito dal sindaco, nell'ambito dell'autorizzazione di cui al comma 2, solo ove non sia possibile allacciarsi all'acquedotto esistente ed e' comunque subordinato al nulla osta dell'autorita' sanitaria competente, previo accertamento delle caratteristiche qualitative dell'acqua.
4. In caso di uso potabile il titolare dell'autorizzazione di cui al comma 3 sottopone a controllo sanitario le acque emunte con frequenza almeno annuale.
5. L'uso delle acque di falde profonde e' consentito solo in carenza di acque superficiali e di risorse idriche di falda freatica.

Come fare

1. Il procedimento per il rilascio della concessione ad uso esclusivamente domestico e' avviato ad iniziativa di parte, con la presentazione della relativa domanda al Comune di competenza.
2. Puo' presentare domanda di concessione chiunque (persone fisiche, in forma singola o associata, e persone giuridiche di diritto pubblico o privato) abbia necessita' di utilizzare la risorsa idrica.
3. Il richiedente che per soddisfare il fabbisogno idrico connesso alla propria attivita' necessiti di piu' opere di presa, anche afferenti a diverse fonti di prelievo, presenta un'unica domanda di concessione, purche' l'utilizzazione sia finalizzata all'approvvigionamento della stessa unita' aziendale, dello stesso impianto o della stessa rete.
4. Qualora piu' soggetti intendano utilizzare la medesima opera di presa, presentano un'unica domanda di concessione.
5. Al fine di cui al comma 4, i richiedenti possono costituirsi in consorzio, in comunione ovvero concludere appositi accordi individuando un mandatario per i rapporti con la pubblica amministrazione.

2. Per finalita' conoscitive e di controllo, il sindaco trasmette alla provincia copia dell'autorizzazione rilasciata in materia urbanistica o documentazione equivalente, completa dei dati caratteristici dell'utilizzazione stessa, sulla base dei modelli approvati dalla Giunta regionale nell'ambito della realizzazione del catasto delle derivazioni idriche.

le richieste di autorizzazione per usi diversi da quello domestico devono essere inoltrate alla Provincia di competenza.

Cosa serve

richiesta di autorizzazione in competente marca da bollo corredata da:

1. Progetto esecutivo in duplice copia con indicazione dell’ubicazione del pozzo e delle distanze dai confini, fabbricati, debitamente sottoscritto dalla proprietà e da un tecnico progettista abilitato;

2. Copia del titolo di disponibilità dell’immobile e fotocopia carta d’identità;

3. Documentazione fotografica estesa dell’intorno ambientale;

4. Relazione Tecnica del progettista;

5. Relazione geologica ai sensi D.M. 11/03/2008;

6. Relazione idrogeologica con indicazione della stratigrafia del terreno e la quota di intercettazione della falda, verifica ambientale in relazione ad eventuali prosciugamenti di altri pozzi nelle immediate vicinanze.

7. Ricevuta di versamento di € 60,00 per diritti di segreteria.

8. N. 1 marca da bollo da € 16,00 da apporre sull’autorizzazione.

Cosa si ottiene

richiesta autorizzazione trivellazione pozzo ad uso domestico

Tempi e scadenze

entro i limiti di cui alla Legge 241/1990

Costi

€ 60,00 quali diritti di segreteria, n. 2 marche da bollo da € 16,00

Accedi al servizio

regolamento regionale sull'utilizzo delle acque sotterranee

Accedi al servizio online (Apre il link in una nuova scheda)

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

02-Richiesta-autorizzazione-pozzo-domestico.docx [.docx 139,38 Kb - 10/10/2023 - 26/10/2023]

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Ultimo aggiornamento pagina: 26/10/2023 12:16:02

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